martedì 7 luglio 2015

Il governatore D'Alfonso tra i presunti ricattatori di Chiodi






Tutti gli abruzzesi ricorderanno quando il presidente emerito della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, denunciava pubblicamente le pressioni che stava ricevendo dai "poteri forti" in merito alla manovra di riequilibrio dei conti tra Regione e imprenditori della Sanità Privata. 





Tutti gli abruzzesi ricorderanno che l'altro presidente emerito della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, finì sotto processo per aver toccato anch'egli i conti della Sanità Privata parlando di "attacco dei poteri forti" della Sanità Privata. 

Tutti ricorderanno la vicenda di Piero Marrazzo, presidente emerito della Regione Lazio, arrestato per scandali sessuali e di presunto giro di droga. ( Uccisero anche uno dei testimoni fondamentali del processo )

Tornando a Gianni Chiodi, nei giorni scorsi è uscito l'articolo in cui si fanno i nomi di chi avrebbe ricattato l'ex governatore D'Abruzzo e tra questi spiccano il nome dell'attuale presidente regionale, Luciano D'Alfonso, insieme all'ex onorevole Daniele Toto, nipote dell'imprenditore Toto amico di famiglia di D'Alfonso e suo pigmalione, e insieme al nome dell'imprenditore della sanità privata, Pierangeli, presidente dell'Aiop e notoriamente amico di D'Alfonso. 

Vengono così alla luce alcuni nomi che l'ex senatore dell'IDV ed ex consigliere regionale, Alfonso Mascitelli, chiese a Chiodi di fare pubblicamente.
 http://www.primadanoi.it/news/abruzzo/549559/Abruzzo-e-poteri-occulti--Mascitelli.html

Oggi l'ex senatore dell'IDV fa il Commissario all'Agenzia Sanitaria Regionale d'Abruzzo ed è stato nominato proprio dalla Giunta presieduta da D'Alfonso, il cui nome affiora tra i presunti "ricattatori" di Chiodi. 

Ora si chiede all'ex senatore Mascitelli, uomo sempre pronto a sbandierare trasparenza legalità e giustizia,  di chiedere pubblicamente al suo attuale governatore di chiarire le accuse di Gianni Chiodi. Accuse che formalmente non sono mai state sottoscritte dinanzi agli inquirenti ( come si legge nell'articolo ) ed è per questo motivo che si chiede all'ex presidente Gianni Chiodi di chiarire ufficialmente queste "voci" e chi gliele abbia dette per poter ricollegare il bandolo della matassa e trovare fondamento a quello che hanno scritto i giornali, per verità e giustizia nei confronti degli abruzzesi.

I nomi sono usciti fuori e sono di dominio pubblico e non è gradevole da parte degli interessati vedere adombrare i propri nomi, non è bello inculcare il tarlo del dubbio nei confronti dei cittadini. E poi, noi non riusciamo a vedere D'Alfonso come "ricattatore" e ,forse, non l'ha mai visto nessuno ricattare.

Intanto, dalla nuova giunta regionale arrivano 7,8 milioni di euro alle cliniche private mentre chiudono i punti nascita dei presidi ospedalieri abruzzesi per la "spending review" 


e Chiodi va sotto processo per aver tagliato i fondi alle cliniche private che lo hanno accusato di violenza ed abuso di ufficio per i suddetti tagli ai tetti di spesa.



P.S.:
a titolo di curiosità, per gli abruzzesi e per tutti i nostri contatti sparsi per l'Italia, ecco cosa scrive la rivista di geopolitica LIMES in merito alla situazione della Sanità Abruzzese prima che si insediasse la Giunta Chiodi.

"Un eccesso di cliniche private convenzionate che non di rado fanno le stesse cose degli ospedali pubblici, ma a prezzo assai più caro"