giovedì 3 luglio 2014

Il pericolo del P.O.S. non è il suo costo ma...


” Innanzitutto, occorre puntualizzare che con il termine di moneta elettronica, in conformità alla normativa vigente, s’intende “qualsiasi valore monetario immagazzinato elettronicamente o magneticamente rappresentato da un “credito” nei confronti dell’emittente (istituto di credito ed istituti di moneta elettronica) che sia emesso dietro ricevimento di fondi per effettuare operazioni di pagamento e accettato da persone fisiche o giuridiche diverse dall’emittente.(…)
Stando al dettato della Direttiva di riferimento (2007/64/CE del 13 novembre 2007), assorbita dal legislatore italiano la stessa è diretta ad istituire un quadro giuridico comunitario in linea con i servizi di pagamento.(…)

Si può ravvisare la subdola strategia messa in atto dai potentati economico-finanziari, con il beneplacito dei governi nazionali, i quali paventando ragioni riconducili alla lotta al terrorismo o alle questioni afferenti il cd riciclaggio del denaro proveniente da attività illecite, diffonderanno, c’è da scommetterci, mediaticamente e non solo, l’idea che il denaro contante o tradizionale che dir si voglia è uno strumento pericoloso per i pagamenti, poiché considera ovvero considererà sospetto qualsiasi trasferimento di contante, per le ragioni innanzi menzionate, che non verrà effettuato all’interno del sistema bancario eludendo, pertanto, ogni controllo del “grande occhio bancario”(…)
Da qui, dunque, è immaginabile che verrà attuata in tempi relativamente brevi, un vero e proprio “lavaggio del cervello”, attraverso il quale si imporrà in modo più o meno esplicito, l’utilizzo della moneta elettronica, che vedrà protagonisti indiscussi da un lato il gigante finanziario al quale resterà sempre il “diritto di signoraggio” sulla moneta, seppur elettronica, nonché la “vigilanza” del flusso monetario e dall’altro tutta una serie di operatori ovvero prestatori di servizi che si limiteranno alla gestione delle transazioni a cui dovranno render conto, tuttavia, ai loro “piani superiori”.(…)

Siamo davvero agli albori di una economia, non solo all’insegna di quell’usura bancaria, che di certo continuerà anche sottoforma di moneta elettronica, ma in una dimensione dove l’economia e l’alta finanza produrranno l’annichilimento della persona umana narcotizzata, senza mezzi termini, da una tecnologia il cui utilizzo avrà drammatiche ricadute sulla società civile, dove la virtualità tende a calpestare quella dignità umana che ogni giorno che passa sembra essere solo un pallido ricordo.
Occorre, in tal senso, essere consapevoli che questo ulteriore processo tecnologico sempre più incalzante rappresentato dal fatto che in pochi minuti si può avere una carta di credito, un finanziamento, l’apertura di un conto di pagamento superando quello che fino a poco tempo fa, poteva sembrare solo un’ utopia, oggi, sta registrando un forte avanzamento che sarà possibile arrestare nel momento in cui saremo consapevoli del problema monetario e di quel “signoraggio tecnologico” che continuerà a vessare vittime innocenti. La giusta terapia è venire a capo di quella “rivoluzione culturale” che il compianto professor Giacinto Auriti ci ha sempre insegnato,  elaborando una soluzione radicale suggellata nella “proprietà popolare della moneta” individuando la radice del problema in chi, fino ad oggi, ha detenuto incontrastato il potere di battere moneta. Certo il tempo a nostra disposizione continua ad assottigliarsi, tuttavia, una maggiore presa di coscienza collettiva può rappresentare un primo passo importante verso una svolta che riconduca l’uomo a un più marcato senso di responsabilità. ”
Gianluigi Mucciaccio
(intervento al convegno Sete di Giustizia del 7 marzo 2010 )
il testo integrale è scaricabile qui: 
http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/Moneta%20elettronica.pdf

Nessun commento:

Posta un commento