” Innanzitutto, occorre puntualizzare che con il termine di moneta
elettronica, in conformità alla normativa vigente, s’intende “qualsiasi valore
monetario immagazzinato elettronicamente o magneticamente rappresentato da un
“credito” nei confronti dell’emittente (istituto di credito ed istituti di
moneta elettronica) che sia emesso dietro ricevimento di fondi per effettuare
operazioni di pagamento e accettato da persone fisiche o giuridiche diverse
dall’emittente.(…)
Stando al dettato della Direttiva di riferimento
(2007/64/CE del 13 novembre 2007), assorbita dal legislatore italiano la stessa
è diretta ad istituire un quadro giuridico comunitario in linea con i servizi
di pagamento.(…)
Si può ravvisare la subdola strategia
messa in atto dai potentati economico-finanziari, con il beneplacito dei
governi nazionali, i quali paventando ragioni riconducili alla lotta al
terrorismo o alle questioni afferenti il cd riciclaggio del denaro proveniente
da attività illecite, diffonderanno, c’è da scommetterci, mediaticamente e non
solo, l’idea che il denaro contante o tradizionale che dir si voglia è
uno strumento pericoloso per i pagamenti, poiché considera ovvero considererà
sospetto qualsiasi trasferimento di contante, per le ragioni innanzi
menzionate, che non verrà effettuato all’interno del sistema bancario eludendo,
pertanto, ogni controllo del “grande occhio bancario”(…)
Da qui, dunque, è immaginabile che verrà
attuata in tempi relativamente brevi, un vero e proprio “lavaggio del
cervello”, attraverso il quale si imporrà in modo più o meno esplicito,
l’utilizzo della moneta elettronica, che vedrà protagonisti indiscussi da un
lato il gigante finanziario al quale resterà sempre il “diritto di signoraggio”
sulla moneta, seppur elettronica, nonché la “vigilanza” del flusso monetario e
dall’altro tutta una serie di operatori ovvero prestatori di servizi che si
limiteranno alla gestione delle transazioni a cui dovranno render conto,
tuttavia, ai loro “piani superiori”.(…)
Siamo davvero agli albori di una
economia, non solo all’insegna di quell’usura bancaria, che di certo continuerà
anche sottoforma di moneta elettronica, ma in una dimensione dove l’economia e
l’alta finanza produrranno l’annichilimento della persona umana narcotizzata,
senza mezzi termini, da una tecnologia il cui utilizzo avrà drammatiche
ricadute sulla società civile, dove la virtualità tende a calpestare quella
dignità umana che ogni giorno che passa sembra essere solo un pallido ricordo.
Occorre, in tal senso, essere consapevoli che questo ulteriore processo
tecnologico sempre più incalzante rappresentato dal fatto che in pochi minuti
si può avere una carta di credito, un finanziamento, l’apertura di un conto di
pagamento superando quello che fino a poco tempo fa, poteva sembrare solo un’
utopia, oggi, sta registrando un forte avanzamento che sarà possibile arrestare
nel momento in cui saremo consapevoli del problema monetario e di quel
“signoraggio tecnologico” che continuerà a vessare vittime innocenti. La giusta
terapia è venire a capo di quella “rivoluzione culturale” che il compianto
professor Giacinto Auriti ci ha sempre insegnato, elaborando una
soluzione radicale suggellata nella “proprietà popolare della moneta”
individuando la radice del problema in chi, fino ad oggi, ha detenuto incontrastato
il potere di battere moneta. Certo il tempo a nostra disposizione
continua ad assottigliarsi, tuttavia, una maggiore presa di coscienza
collettiva può rappresentare un primo passo importante verso una svolta che
riconduca l’uomo a un più marcato senso di responsabilità. ”
Gianluigi Mucciaccio
(intervento al convegno Sete di Giustizia del 7 marzo 2010 )
il testo integrale è scaricabile qui:
http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/Moneta%20elettronica.pdf
(intervento al convegno Sete di Giustizia del 7 marzo 2010 )
il testo integrale è scaricabile qui:
http://digilander.libero.it/Terra_Nostra/Moneta%20elettronica.pdf
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