lunedì 27 aprile 2015

REPORT e i Derivati: quello che i pescaresi non sanno ma votano



Molti di voi avranno visto la puntata di REPORT ( RAI3 ) in merito ai Derivati sui Titoli di Stato. Chi non l'avesse vista può rivederla cliccando qui : Rai REPORT- Fidati di MEF .

Le notizie non sono belle, abbiamo sulle nostre teste 42 miliardi da restituire perchè le banche hanno scommesso sui nostri titoli e potrebbero richiederceli in qualsiasi momento come ha fatto la Morgan Stanley a gennaio 2012 dopo l'insediamento del governo Monti
Come potete leggere qui: Il Tesoro pagò 2,5 miliardi a Morgan Stanley e su questa vicenda sta indagando la Procura di Trani :Sui derivati indaga la Procura di Trani 


Anche i Comuni adottarono i derivati per avere liquidità immediata senza preoccuparsi delle conseguenze: Comuni a rischio crac per l'uso di derivati 

Ma, come dice REPORT, ogni tanto c'è una bella notizia. La bella notizia è che il Comune di Pescara nel 2012, con giunta guidata dal sindaco Luigi Albore Mascia rescisse i contratti di swap e derivati che aveva stipulato la precedente amministrazione a guida PD con l'allora sindaco Luciano D'Alfonso (che oggi gli abruzzesi si ritrovano come governatore della Regione Abruzzo)

Nel 2008 la nostra associazione, sempre attenta alle questioni monetarie e finanziarie, chiese di sapere dalla giunta di centro sinistra quale fosse e quanto fosse l'ammontare dei contratti derivati stipulati. E la risposta che ci fu data fu questa: relazione Comune di Pescara sui mutui derivati e swap 



Su nostra sollecitazione, appena si insediò la nuova giunta di Luigi Albore Mascia, chiedemmo all'allora assessore alle Finanze, Eugenio Seccia, di provvedere immediatamente a risolvere la questione dei mutui derivati mostrandogli l'esposizione dei rischi in base alla relazione che avevamo ottenuto, esposizione che gravava sulle teste dei pescaresi per 65 milioni di euro.
L'assessore alle finanze Eugenio Seccia iniziò le vie legali per rescindere i mutui derivati 
Il documento che vi pubblichiamo mette in risalto l'entità di indebitamento del Comune di Pescara dal 2003 al 1 gennaio 2008 quando a Pescara governava la famigerata giunta D'Alfonso. 
Nel documento si può notare che appena dopo l'insediamento la giunta si preoccupò subito di usare gli strumenti finanziari contrattando ripetutamente negli anni con le banche. Il debito all'atto dell'insediamento era costituito da mutui contratti negli anni '90 e rimodulati con SWAP nel 2003 per un importo di 81.168.000 euro. A fine documento noterete che i mutui totali, prolungando le scadenze dal 2020 al 2030, ammontano a 161.600.000 euro. 
Ben 80 milioni di euro in più di debiti in appena 5 anni. Un raddoppio dei debiti in un tempo così breve che non poteva non influire sul prelievo fiscale dei pescaresi.
Ma il bello sarebbe dovuto ancora venire. Infatti la composizione dei derivati era nota soltanto alla banca ed a scadenza , nel 2030, avremmo saputo effettivamente quanto ci sarebbero costati. 

Finalmente nel 2012 il sindaco Luigi albore Mascia e l'assessore Eugenio Seccia riuscirono a rescindere i derivati stipulati da D'Alfonso pagando all'UNICREDIT una transazione di 95.000 euro , come da delibera di Giunta del 9/2/2012 ( Delibera rescissione derivati Unicredit ).
Ma la BNL che non accettò la transazione ,decidendo di proseguire la causa, fu condannata a risarcire il Comune di Pescara di 920.000 euro ( BNL condannata a risarcire Comune di Pescara )  

Oggi, il Comune di Pescara è tornato sotto la guida del PD è il primo atto è stato quello di alzare tutte le aliquote massime dei tributi e servizi invocando un allarme di dissesto finanziario che nei fatti non c'è in quanto il Comune non riceve più dallo Stato quanto riceveva nel 2003 ( quando governarono con D'Alfonso ) , ha dei crediti nei confronti dello Stato per la gestione del Tribunale e non fanno alcuna pressione per farseli restituire, ed inoltre c'è un'inchiesta in corso per 34 milioni di euro che sono stati stralciati a politici e personaggi famosi di Pescara da parte della Società di Gestione e Riscossione Crediti. 


All'elettore medio lasciamo questo slogan: 
Le strade ROTTE le vedi...i Derivati e gli SWAP , NO ! Ora paga le tasse e taci.