martedì 28 aprile 2015

Lo Stato non aumenta pensioni ma ti fa ipotecare la casa


I proprietari di casa che hanno compiuto 60 anni possono chiedere un finanziamento ipotecando i loro immobili,pur abitandoli. Lo strumento che rende cash la casa è il prestito vitalizio ipotecario, regolamentato con la legge in vigore dal 6 maggio. 

Se il debito del beneficiario del prestito vitalizio viene estinto alla sua morte con la vendita della casa e il prezzo risulta superiore all'importo dovuto all'istituto che ha erogato il finanziamento, la differenza è incassata dagli eredi. In caso di differenza negativa gli eredi non devono alcuna somma alla banca. Gli eredi di chi ha venduto la nuda proprietà di un immobile non hanno pretese da far valere, perché in occasione del decesso dell'usufruttuario il diritto si consolida (e torna “pieno”) in capo al nudo proprietario senza che questi debba pagare altre imposte per il ricongiungimento dei due diritti. 

Fino a quando la proprietà non verrà trasferita, il proprietario dell'abitazione ipotecata per ricevere il prestito vitalizio ipotecario deve continuare a pagare le imposte patrimoniali sul possesso (Imu ed eventualmente Tasi) e la tassa rifiuti (Tari ) . 

Entrerà in vigore il prossimo 6 maggio il prestito vitalizio ipotecario, un’alternativa alla pensione integrativa: agli eredi non verrà preclusa la possibilità di recuperare l’immobile dato in garanzia, ma lascerà a questi ultimi la scelta di rimborsare il credito della banca ed estinguere la relativa ipoteca. La novità è prevista dalla legge n. 44 del 2 aprile 2015, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92/2015, che ha modificato l’articolo 11-quaterdecies del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, in materia di disciplina del prestito vitalizio ipotecario.

In buona sostanza, lo Stato non è più in grado di svolgere le sue funzioni sociali e previdenziali. Non è più in grado di incrementare le pensioni per adeguarle al costo della vita ed alla pressione fiscale. La stessa pressione fiscale che ha impoverito le tasche dei pensionati. Però dice di andare incontro ai suoi anziani cittadini varando una legge che consente alle banche di svolgere la funzione previdenziale che dovrebbe svolgere lo Stato stesso. Peccato che tale funzione di "previdenziale" è un ulteriore indebitamento ed esproprio per il pensionato che ne vorrà beneficiare in quanto avrà la casa ipotecata. Ma la Legge viene incontro al pensionato permettendogli di estinguere anticipatamente il prestito oppure, in caso di sua morte, darà la possibilità agli eredi di farlo per tornare proprietari della casa. Vi immaginate un pensionato che non arriva a fine mese e che dovrà continuare a pagare IMU e TASI sulla casa come potrà estinguere anticipatamente il debito ? Come potrebbe farlo ? A meno che qualcuno non pensa che si possa vincere al Lotto o Superenalotto o che piovano soldi dal cielo come una manna.
Si dà il caso che milioni di pensionati si ritrovano in queste situazioni soprattutto per l'aiuto che stanno dando ai figli e/o nipoti che sono rimasti senza lavoro o che non ancora lo hanno trovato e , dati Istat alla mano, non saranno in grado di riscattare la casa. Ovviamente, in caso di morte del pensionato, la casa andrà in mano alla banca se gli eredi non potranno riscattarla. Questo è l'ennesimo segnale di una disfatta di quello che continuiamo a chiamare Stato dopo l'espropriazione della politica monetaria avvenuta con il divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia , con la Legge Amato-Ciampi e con la firma dei Trattati Europei.
" Se uno Stato non è proprietario dei suoi soldi non è uno Stato " e dopo l'espropriazione dei beni pubblici si sta passando all'espropriazione dei beni privati, costruiti con anni di sacrifici e di lavoro.

#poveraitalia