mercoledì 4 marzo 2015

UE esulta dopo il voto alla Camera: ora i magistrati pagheranno gli errori


Non farà senz'altro piacere alla magistratura italiana sapere che la Camera ha approvato la modifica alla Legge Vassali del 1988, tanto DIKTATA dalla Unione Europea. Non farà senz'altro piacere neanche alla Corte Costituzionale, della quale era membro l'attuale presidente della Repubblica,che non si avvide delle incostituzionalità dei Trattati Europei, proprio quelli voluti dalla UE. La stessa UE che ha chiesto per anni, ed ha insistito, affinchè si facessero le riforme costituzionali tra cui quella sulle responsabilità  dei giudici che adesso dovranno pagare per sentenze errate.

A ben vedere, relativamente all'oggetto di specie, i principi costituzionali da bilanciare sono quello di indipendenza della magistratura e quello della responsabilità personale/diretta dei funzionari pubblici contemplato dall’art. 28 della nostra Costituzione.

L'unica categoria di dipendenti pubblici (tali sono i giudici) che è esente da tale enunciato è la magistratura, per la quale la normativa prevede l'adozione di un “filtro” costituito dalla chiamata in causa dello Stato. Ciò avviene in quanto il bene da tutelare sarebbe l’indipendenza della magistratura e del singolo magistrato.

E' bene dire che l’assenza di una responsabilità “diretta” - con eccezione per il caso di dolo - non è il vero problema, il quale è invece rappresentato dagli effetti deleteri che tale norma ha prodotto sui magistrati, sulla loro professionalità e, in definitiva, sulla loro capacità di non sbagliare.

A fronte di un progressivo peggioramento del sistema-Giustizia, infatti, le denunce contro i giudici si sono quasi azzerate, anche perchè la prospettiva di dover affrontare un giudizio verso lo Stato, per il comune cittadino, è scoraggiante. E' anche vero che in tutte le epoche storiche la disciplina della responsabilità civile dei magistrati è sempre stata diversa rispetto a quella stabilita per gli altri funzionari pubblici, considerando la posizione costituzionale tipica del loro ruolo, ma con la legge Vassalli gli effetti negativi per i cittadini si sono rivelati di gran lunga preponderanti rispetto al bene da salvaguardare, e cioè l'indipendenza dei giudici. 

Senza contare il tradimento della volontà popolare che si era espressa con il referendum Tortora, negli ultimi anni la magistratura si è staccata sempre più dalla gente comune, quasi rifiutandone la medesima appartenza antropologica. 

Bisogna riconoscere che, sul piano del bilanciamento tra responsabilità civile e indipendenza, l’impianto della legge è più volto a proteggere il magistrato, che non invece a garantire un efficace strumento di tutela dei diritti dei danneggiati 

Secondo la legge Vassalli (L. 117/1988), poi, l'azione di risarcimento deve prima essere giudicata ammissibile.

Oggi questo "filtro" potrebbe cadere con la modifica di tale Legge approvata dalla Camera ?

Vediamo i dati del voto tratti da http://blog.openpolis.it/2015/02/26/responsabilita-civile-dei-magistrati-via-libera-definitivo/ 

265 favorevoli, 51 contrari e 63 astenuti. Il ddl per la responsabilità civile dei Magistrati ottiene il via libera anche della Camera dei Deputati. La proposta diventa legge, solo il Movimento 5 Stelle vota contro.
Dopo l’approvazione da parte di Palazzo Madama a novembre, e con l’esito positivo della votazione anche a Montecitorio, la proposta di legge sulla responsabilità civile dei magistrati è legge. Il testo in questione riforma la legge Vassalli del 1988, andando incontro alle richieste dell’Unione Europea. A novembre 2011 infatti la Corte di Giustizia dell’Unione Europa aveva condannato il nostro paese per la disciplina in vigore, provocando l’apertura di due procedure di contenzioso con la Commissione Europea.
Nel voto finale sono stati ben 214 voti di scarto fra i Sì (69,9%) e i No (13,5%). Con una maggioranza compatta, a votare contro è stato solamente il Movimento 5 Stelle, vista la scelta di astenersi di tutti gli altri partiti di opposizione. Rispetto al voto di novembre al Senato molto è cambiato. Al tempo infatti fu unicamente Forza Italia ad opporsi, con i grillini che si erano detti favorevoli alla proposta.
Molte le assenze, politiche e non, che come spesso accade superano astenuti e contrari messi assieme. Il 27% dell’Aula (174 Deputati) non era infatti presente al momento del voto, con picchi di assenteismo importanti in alcuni partiti. Assente il 67% di Forza Italia, il 38% dei 5Stelle, il 33% di Ncd-Udc e il 30% di Sel.
ANCHE I MAGISTRATI PAGHERANNO ? IN ATTESA DI SAPERE COSA NE PENSA IL COSTITUZIONALISTA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.