mercoledì 29 aprile 2015

Pescara, scomparsi sindaco e assessore finanze


Doccia fredda al Comune di Pescara, che dopo aver alzato le aliquote di imposte e tributi al massimo, ora si vede tagliare nuovamente i trasferimenti milionari da parte dello Stato.
Tutti i pescaresi ricorderanno le manovre politiche per far cadere la precedente giunta  di centrodestra. Tutti ricorderanno la fila dal notaio dei consiglieri di opposizione ( che oggi sono al governo della città ) per dimettersi in blocco e far cadere la precedente giunta prima della naturale scadenza elettorale.
http://www.cityrumors.it/notizie-pescara/politica-pescara/74304-pescara-sfiducia-in-arrivo-per-mascia-in-21-si-dimettono-dal-notaio-e-conto-alla-rovescia.html

Tutti i pescaresi ricorderanno che l'attuale amministrazione di centro sinistra allarmava sul buco di bilancio, pur di giustificare alla cittadinanza ma sopratutto ai loro elettori la batosta fiscale che stavano preparando con l'aumento al massimo di tutte le aliquote fiscali. Buco smentito dal loro stesso dirigente Guido Dezio. 

Non restava altro che, per giustificare la mazzata fiscale per imprese e famiglie pescaresi, si invocasse il pre-dissesto finanziario. Una scelta politica che di fatto costringe la città a tenere le aliquote al massimo per vent'anni in cambio di un anticipazione da parte dello Stato di 34 milioni di euro. Ma cosa ci dovrebbero fare con 34 milioni di euro? Un ponte del cielo ?
Starebbero freschi i pescaresi a votare se la politica locale non potrà più decidere le manovre finanziarie fiscali nè come le risorse dovranno essere spese. Perchè in sintesi, il pre-dissesto, commissaria di fatto il bilancio comunale da parte della Corte dei Conti. 

Poi si è scoperto che il Comune non è affatto in dissesto ma sono le famiglie e le imprese ad esserlo. Sopratutto le imprese che non riescono più a pagare imposte e tributi locali, Uno su tutti, la TARI.
Come la stessa assessorA alle finanze, Bruna Sammassimo, affermò in una conferenza stampa
( http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2015/02/11/news/incassi-tari-confermato-buco-di-10-milioni-1.10848398

La stessa assessorA che qualche settimana dopo dalle dichiarazioni accusò malumori con la sua giunta

Ma a leggere le notizie di questi giorni, oltre ai mancati incassi dei tributi per sofferenza economica di famiglie ed imprese e ai mancati rimborsi dal Ministero per la gestione del Tribunale, c'è anche un ammanco di circa 1 milione di euro di crediti inesigibili ,a detta della Soget, e sulla vicenda c'è un'inchiesta della procura che avrebbe un elenco di circa 600 "notabili" personaggi pubblici politici ai quali sarebbero state stralciate le posizioni debitorie. A questi mancati introiti comunali si aggiunge l'ultima tegola: lo Stato restituirà 3 milioni di euro in meno al Comune. Come si può ben vedere dall'immagine dell'articolo sopra, i trasferimenti dallo Stato sono scesi dai circa 27 milioni del 2003 ai 7 milioni e 600 mila del 2015. A questa situazione va aggiunto l'onere che ricadrà totalmente sul Comune per la gestione del Tribunale secondo quanto prevede la Legge di Stabilita' del 2015 e quindi si parla di altri 3 milioni all'anno di uscite interamente sulle spalle dei cittadini.
Nel frattempo, però, a Pescara si continuano a conferire incarichi nonostante il dissesto che paventano ( http://ilcentro.gelocal.it/pescara/cronaca/2015/03/03/news/qui-non-funziona-niente-e-la-citta-sta-morendo-1.10976419) e a pagare debiti non deliberati e fatti proprio dallo stesso colore politico che governa oggi, quando a Sindaco di Pescara c'era l'attuale governatore della Regione Abruzzo , D'Alfonso, che commissionò 100.000 euro di libri "suoi" senza nessun atto pubblico di impegno di spesa (http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/29/pescara-in-dissesto-controllato-comune-costretto-pagare-i-libri-dalfonso/1381884/ )

C'è da chiedersi a questo punto che fine abbiano fatto l'assessorA alle Finanze ed il Sindaco di Pescara visto che bisogna approvare il bilancio preventivo. Come possono tranquillizzare i cittadini per evitare ulteriori esborsi di soldi? Li avranno lasciati soli? Silenzio tombale anche da parte del dirigente ai Tributi. Al momento l'unica "genialata" che è stata partorita dal presidente della Commissione Finanze è di togliere gli sconti sulle imposte della prima casa ( IMU ), sulla TASI e sulle addizionali IRPEF di stipendi e pensioni . Sinceramente, se la gente finora non è riuscita a pagare i debiti pregressi non vediamo come possa pagare ulteriori tassazioni. La scadenza per il bilancio si avvicina e siamo in attesa di conoscere i nomi dei politici della lista SOGET in mano alla Procura.