giovedì 7 maggio 2015

Pescara allarme buchi, ma non per i conti


" Uomo avvisato, mezzo salvato" , dicevano gli antichi con la loro esperienza. Nel giro di due mesi e mezzo a Pescara si è aperta un'altra voragine in via Pepe, alla zona Stadio. Sono segnali da non sottovalutare perchè stavolta non c'era alcun mezzo pesante come ipotetica causale dell'apertura di una voragine. 
Il 24 febbraio 2015 su via Pepe una betoniera era sprofondata a seguito della voragine che si ipottizzava causata dal suo enorme peso. Poi si scoprì che fu un cedimento del terreno proprio dove passa uno dei più antichi sistemi fognanti di Pescara. Il 6 maggio scorso si è aperto un altro buco, sempre su via Pepe, ma stavolta senza alcun mezzo pesante che potesse creare l'alibi. 
Evidentemente sta succedendo qualcosa nel terreno sottostante via Pepe, una via che subisce da anni gli allagamenti durante le piogge. Una via già interessata ad opere di rifacimento dei sottoservizi urbani, quali le fogne. 
Opera deliberata nel 2011 dalla ex giunta Albore Mascia
Lavori che si sono bloccati perchè con l'insediamento della nuova Giunta Regionale a guida D'Alfonso sono stati tolti i  fondi per il piano antiallagamento innescando le proteste dell'ex assessore al Bilancio regionale, Carlo Masci, ora consigliere di opposizione in Comune. ( http://www.abruzzoweb.it/contenuti/comune-pescara-masci-tolti-soldi-a-piano-anti-allagamento/552649-268/
I Fondi sono stati ripristinati a dicembre del 2014 facendo ritardare i lavori di sette mesi (http://www.cityrumors.it/notizie-pescara/politica-pescara/119221-pescara-lavori-anti-allagamenti-sette-mesi-di-ritardo.html

Un amministratore attento e soprattutto responsabile per la pubblica sicurezza, quale è il sindaco di una città, dovrebbe chiedersi cosa stia succedendo nel sottosuolo alla zona dello Stadio visti i due buchi creatisi nel giro di poco più di due mesi. 
A L'Aquila il terremoto non devastò senza avvisaglie. Le avvisaglie iniziarono molti mesi prima e visto lo spirito di fratellanza con gli aquilani , segnatamente rimarcato dall'attuale sindaco di Pescara , Alessandrini, sarebbe il caso che lo stesso non trascurasse questi "movimenti" di terra onde evitare tragedie. 
Sarebbe intelligente ed opportuno che ,piuttosto che pensare agli pseudo buchi finanziari, pensasse a buchi reali e ben visibili che potrebbero mettere in pericolo le fondazioni dei palazzi e le famiglie residenti. 
Potrebbe iniziare a far effettuare delle verifiche geologiche al sottosuolo di tutta l'area dello stadio a ridosso dei canali fognari dei "fossi Bardet".
Uomo avvisato, mezzo salvato. E che non si dica che non lo avevamo detto.
Prevenire è meglio che curare.